Spray, mousse o olio. La texture ideale per le proprie esigenze
Che sia necessario proteggersi dal sole con le giuste creme solari, i telegiornali lo hanno detto e ripetuto infinite volte. La scelta della texture più adatta alle proprie esigenze, invece, sembra essere un argomento molto meno gettonato dall’informazione del benessere. Anche se diversi studi hanno dimostrato che, a parità di SPF (Sun Protecion Factor), tra le varie texture non sussiste alcuna differenza, la consistenza del prodotto solare scelto può in realtà condizionare l’efficacia del trattamento protettivo. Alcune parti del corpo necessitano infatti di cremosità più o meno dense, in base alla loro delicatezza. In più, anche il fattore psicologico influenza la scelta della texture ideale. Come orientarsi, quindi, tra i tanti prodotti del mercato?
Crema, per le più pazienti e attente all’aspetto beauty
Per gli amanti della cura del corpo la texture cremosa è certamente la più indicata. Le creme solari proposte dalle case cosmetiche sono spesso molto ricche di componenti lipidiche e, per questa ragione, sono equiparabili ad un trattamento estetico idratante. La crema è adatta a zone delicate come viso, collo e décolleté, ma per essere assorbita deve essere spalmata più accuratamente di altre texture, così da evitare che i granelli di sabbia restino attaccati alla pelle.
Spray per le più dinamiche
È la texture preferita dai fan del movimento sotto il sole. Veloce da applicare, grazie all’applicatore multi-posizione di molte bombolette è facile da distribuire sulle zone del corpo più scomode, come ad esempio la schiena. È la scelta ideale se si ha poca voglia di dormire sotto l’ombrellone e tanta impazienza di giocare a beach-volley, a patto che venga applicata con maggiore frequenza. La vaporizzazione, infatti, è meno precisa del tocco della mano, e la direzione del vento può compromettere la corretta diffusione del prodotto.
La mousse per pelli delicate e naturali
Le micro bolle d’aria presenti nella mousse rendono questa texture particolarmente delicata, adatta a pelli secche e soprattutto al viso. Se la crema può creare un “effetto lucido”, non adatto a chi ha la pelle sebosa nella zona T, la texture delle nuvole scongiura l’effetto frantoio. Dov’è il contro? La sua consistenza voluminosa trae in inganno circa la quantità di prodotto da usare. Meglio non affidarsi al colpo d’occhio e utilizzare fin da subito il doppio del prodotto.
Lo stick per i dettagli
Contorno occhi, naso, labbra, zigomi. La densità dello stick è adatta per rifinire le zone più delicate, più facilmente danneggiabili dai raggi UV. L’acqua non rimuove facilmente la protezione in quanto molto grassa. Se si hanno tatuaggi, cicatrici, nei particolarmente grossi, è il solare accessorio adatto da mettere in borsa.
Niente olio con temperature troppo calde
Ebbene sì, se le temperatura è troppo alta, l’effetto dell’olio è quello delle fritture alimentari: surriscalda la pelle ostacolando la traspirazione. L’effetto satinato che la texture oleosa regala alla cute è, tuttavia, ancora molto gettonato. Meglio scegliere questa consistenza se il clima è asciutto e ventoso, passeggiando per la città.