Può spesso capitare che il cuore si alteri a causa di un eccesso di ansia oppure per stress prolungati, compresi quelli emotivi o affettivi. Si è di fronte alla tachicardia, il cui nome deriva dal greco tachys e cardia che tradotto significa “cuore veloce”. Una condizione medica che fa parte del gruppo delle aritmie. Si manifesta quando la frequenza cardiaca supera a riposo i 100 battiti al minuto. La tachicardia può essere fisiologica, cioè causata da situazioni di particolare sforzo fisico ma anche da eccessiva ansia o stress, oppure patologica. Dietro le pulsazioni accelerate, infatti, si potrebbero celare delle vere e proprie malattie cardiache a carico delle coronarie, delle valvole o del muscolo cardiaco.
I sintomi della tachicardia
La tachicardia può comparire improvvisamente ed il primo sintomo che si avverte è un’accelerazione del battito cardiaco con la sensazione di non riuscire a controllarlo. Il problema dura per pochi minuti ma ci sono casi in cui la tachicardia si avverte per ore o addirittura per giorni. A questo sintomo principale, inoltre, si possono associare anche le vertigini, gli svenimenti, l’ipotensione e, in rari casi, anche le crisi epilettiche. Questi fenomeni, tuttavia, possono anche scomparire con la stessa velocità con cui si presentano.
Il trattamento farmacologico
Quando si presenta la tachicardia è sempre necessario consultarsi col medico. Tuttavia questo disturbo in forma lieve ed occasionale non dovrebbe preoccupare eccessivamente. Se si presenta in forma più acuta, invece, la tachicardia può portare anche delle serie conseguenze. L’obiettivo principale del trattamento del disturbo è quello di rallentare la frequenza cardiaca. Il medico valutare la necessità di somministrare dei farmaci specifici, come gli antiritmici, gli antagonisti e i betabloccanti. Nei casi più gravi, invece, può essere necessario ricorrere all’ablazione chirurgica o al posizionamento di cardioverter o peacemaker attraverso un intervento in anestesia locale. Piccoli congegni elettrici in grado di ripristinare la fisiologica frequenza cardiaca bloccando la tachicardia sul nascere.