Ogni sostanza capace di provocare in un soggetto sano, una manifestazione patologica, è in grado, al tempo stesso, di guarire gli stessi sintomi in un soggetto malato
L’omeopatia è un metodo terapeutico basato sul principio sul principio Similia similibus curentur: ovvero il simile cura il simile. La cura omeopatica consiste infatti nella somministrazione di sostanze capaci di provocare nell’uomo sano manifestazioni simili ai sintomi dell’uomo malato.
Le origini
I primi testi di omeopatia risalgono al 1550 a.c con il papiro di Ebers in cui viene introdotto un bizzarro concetto: il simile cura il simile.
Ippocrate nel III secolo a.c dimostrò il concetto Similia similibus curantur, distinguendo così due possibili rimedi per la cura di malattie, i simili e i contrari.
“Sola dosis facit venenum” , tutto è veleno, ma la pericolosità stà nella sua dose, come affermavaParacelso sottolineando l’importanza della dose.
Fu però nei primi anni del 1800 che naque l’omeopatia. Con la stesura dell’opera Organon, il medico e alchimista, Samuel Hahnemann introduce il termine Omeopatia, dal greco “omoios” (simile) e pathos (malattia).
In pratica per ottenere una guarigione rapida, dolce, duratura, l’omeopata sceglie, a seconda del singolo caso, un farmaco che sia in grado di provocare una malattia similare a quella che dovrebbe guarire.
Hahnemann definisce alcuni punti fondamentali: ogni persona è dotata di “forza vitale” o “forza di auto-guarigione”. La salute corrisponde ad uno stato di equilibrio e la malattia pertanto è originata da turbamento di questo equilibrio, ed è dunque un disequilibio.
Secondo l’omeopatia siamo quindi in grado di autoguarci: la forza vitale domina in modo assoluto il corpo mentale.
I risultati
L’efficacia terapeutica è dimostrata. Molti quadri clinici complessi hanno trovato cura con l’omeopatia, ma il meccanismo d’azione rimane ignoto.
L’omeopatia è un’espressione della medicina caratterizzata da un approccio globale e personalizzato al paziente. Il paziente viene curato nella sua totalità e individualità e attraverso lo strumento privilegiato del dialogo tra omeopata e paziente. La cura è già presente nelle persone ed il medico è un mezzo per capirsi meglio e innescare un meccanismo innato e intrinseco. Forse è solo la spiegazione dell’effetto placebo ma la cosa fondamentale è il risultato.