L‘asma è una delle patologie respiratorie più diffuse al mondo. Rappresenta quindi un consistente problema di sanità pubblica, anche perché la sua prevalenza è in aumento a causa della convergenza di diversi fattori. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S.) in tutto il mondo colpisce tra i 100 e i 150 milioni di individui di tutte le fasce di età. Solo in Italia gli asmatici sono circa 3 milioni, anno dopo anno in costante aumento.
Quali sono le cause dell’asma?
L’asma può essere in parte ereditaria sia per la malattia sia per una possibile causa, l’allergia (la cosiddetta asma allergica). La probabilità di divenire asmatici, quindi, aumenta in proporzione al numero di asmatici presenti in famiglia. Circa il 50% degli asmatici riconosce come causa l’allergia a sostanze inalanti, come pollini, derivati degli acari e animali. L’individuo affetto da asma possiede dei bronchi iperattivi. Uno stimolo che può essere provocato da allergeni, irritanti, gas di scarico, polveri, odori forti, fumo, sbalzi di temperatura od umidità e sforzi fisici. Questi fattori nelle persone non asmatiche normalmente non creano dei problemi mentre nelle persone che sono affette dalla patologia possono scatenare delle crisi di asma.
Come si diagnostica la patologia
L’esame che viene utilizzato per diagnosticare l’asma è la spirometria. Si tratta di un esame non invasivo, a basso costo e riproducibile. L’esame spirometrico richiede che il paziente collabori attivamente all’esecuzione del test ed è, inoltre, necessario che il paziente si renda conto dell’importanza di una corretta esecuzione dell’esame stesso per avere una diagnosi precisa.
È fondamentale che il paziente eviti, se possibile, l’assunzione di farmaci broncodilatatori, 8-12 ore prima di sottoporsi alla prova o comunque per un tempo che verrà di volta in volta specificato dall’equipe medica. La spirometria avviene da seduti, liberandosi da eventuali limitazioni del movimento dovute all’abbigliamento.
Gli strumenti di prevenzione dell’asma
Ridurre l’esposizione ai gas di scarico, in particolare ai veicoli con motore diesel, può diminuire il rischio che compaia la patologia. Una volta diagnosticata la malattia, è però necessario seguire con regolarità la terapia prescritta adeguando l’intensità delle cure in base ai sintomi, coordinandosi con il proprio medico o lo specialista, il broncopneumologo. E’ inoltre necessario prevenire infezioni, come influenza o polmonite, attraverso i vaccini, evitare l’esposizione a sostanze irritanti, in primis al fumo di tabacco, e condurre una vita sana con un’alimentazione regolare e bilanciata abbinata all’attività fisica.
La terapia da seguire per curare l’asma
E’ sempre bene coordinarsi con lo specialista che consiglierà i trattamenti più adeguati da seguire in caso che l’asma venga diagnosticata. La terapia inalatoria rappresenta il cardine del trattamento farmacologico dell’asma bronchiale e consente di somministrare i farmaci direttamente nel lume delle vie aeree, ottenendo a questo livello concentrazioni consistenti del farmaco riducendone al minimo gli effetti collaterali. L’efficacia dei farmaci somministrati per via inalatoria può variare, però, in relazione alla differente formulazione e alle caratteristiche dei dispositivi usati per inalarli. Il successo della terapia inalatoria non dipende solamente dall’efficacia del farmaco, ma anche dalla disponibilità di inalatori facili da usare e che assicurino elevate quantità del farmaco nell’apparato respiratorio.