Sono tre milioni e mezzo le persone nel nostro Paese a soffrire di diabete mellito con una crescita esponenziale dai primi Anni Duemila ad oggi. Prevenire la malattia è tuttavia molto semplice. Basta infatti seguire uno stile di vita sano. I soggetti a rischio, però, dovrebbero tenere d’occhio l’insorgenza dei primi sintomi della malattia per evitare che possa essere diagnosticata troppo tardi.
Quali possono essere i fattori di rischio
Un’alimentazione sana e l’esercizio fisico permettono di ridurre del 58 – 60% circa il rischio di contrarre il diabete per quelle persone che sono considerate predisposte lo sviluppo della malattia. I fattori di rischio possono essere l’età superiore ai 45 anni, il sovrappeso ed una vita troppo sedentaria. Influisce anche la presenza di un parente diabetico, soprattutto se di primo grado. Possono più facilmente contrarre il diabete anche le donne che hanno partorito un figlio con peso superiore ai 4 chilogrammi o aver sofferto di diabete gestazionale durante la gravidanza. Altri fattori di rischio sono la glicemia a digiuno alterata fra i 110 e i 125 mg/di, l’ipertensione arteriosa e l’intolleranza al glucosio.
I sintomi del diabete mellito
I sintomi della malattia possono essere diversi ed insorgere in maniera differente a seconda che si tratti di diabete di tipo 1 oppure di tipo 2. In caso di diabete di tipo 1 si manifestano in maniera acuta. Sono spesso legati ad un episodio febbrile, caratterizzato da un’eccessiva sete, un’aumentata quantità e frequenza di urine, sensazione di stanchezza, perdita di peso immotivata, pelle secca e aumentata frequenza di infezioni. I sintomi, invece, compaiono in maniera meno evidente nei soggetti affetti da diabete di tipo 2. Mantenere la glicemia costante, il parametro che determina la presenza della malattia, è importante per assicurare il normale apporto energetico al cervello. Per questo è fondamentale mantenerla sotto controllo, soprattutto per i soggetti a rischio.